PREPARAZIONE: 35 minuti
COTTURA: 2 ore
Conosciamo tutti la ribollita come piatto di recupero per eccellenza della tradizione culinaria toscana. Le origine di questa pietanza risalgono al medioevo quando i nobili erano soliti consumare le loro pietanze dentro a dei pani detti “mense”. Una volta terminato il pranzo, il pane avanzato veniva dato ai servi, che per sfamarsi lo univano alle loro povere verdure e lo facevano bollire, ottenendo una zuppa sostanziosa e saporita, una vera e propria antenata della ribollita! Ancora oggi questa ricetta fa parte della cucina casalinga, conosciuta e apprezzata in diverse varianti nella stessa regione che esprimono tradizioni familiari o usanze del luogo. In questa ricetta vi raccontiamo i nostri piccoli segreti per gustare al meglio questo comfort food di altri tempi, una delle più appetitose ricette con il cavolo nero. Attendete i primi freddi e concedetevi il tempo che serve per realizzare la ribollita o altre zuppe corroboranti toscane come la farinata di cavolo nero e borlotti o, se preferite, anche una pasta con il cavolo nero, facile e appetitosa.
INGREDIENTI per 6 persone
Fagioli cannellini secchi350 g
Olio extravergine d'oliva20 g
Aglio1 spicchio
Rosmarino1 rametto
Acqua2L
Sale finoq.b.
Pepe neroq.b.
PER LA ZUPPA
Verza250 g
Cavolo nero300 g
Bietole300 g
Pane raffermo220 g
Olio extravergine d'oliva25 g
Pomodori pelati180 g
Patate1
Cipolle80 g
Carote80 g
Sedano100 g
Pepe neroq.b.
Sale finoq.b
.Peperoncinosecco q.b.
Timofresco q.b.
Per preparare la ribollita iniziate dalla cottura dei fagioli cannellini, per prima cosa poneteli in ammollo una ciotola colma di acqua almeno per una notte intera, meglio ancora se per 24 ore. Trascorso questo tempo in un tegame ampio dal bordo alto scaldate l’olio di oliva con lo spicchio di aglio e il rametto di rosmarino, poi aggiungete i fagioli scolati dall’acqua di ammollo,
coprite con l'acqua e cuocete per 1 ora a fuoco medio-basso con il coperchio. A fine cottura pepate e salate (il sale meglio aggiungerlo alla fine altrimenti indurirebbe i legumi se messo troppo presto). Rimuovete il rametto di rosmarino, prelevate una parte di fagioli e teneteli da parte perché dovranno essere aggiunti interi alla fine.
Frullate tutto con un mixer ad immersione per ottenere un brodo con il quale porterete a cottura la zuppa . Ora occupatevi del soffritto: sbucciate la cipolla e tritatela finemente , lavate il sedano e riducete anch’esso ad un trito fine.
per finire pelate la carota e riducetela a piccoli cubetti In un tegame scaldate 25 gr di olio di oliva e fate soffriggere a fuoco moderato cipolla, sedano e carote tritati . Mentre il soffritto appassisce, pelate la patata e riducetela a dadini.
Aggiungete anche i dadini di patata al soffritto e proseguite la cottura, mentre cuoce la patata versate i pelati in una ciotola e schiacciateli con una forchetta, aggiungeteli alle verdure nel tegame
Mentre la cottura prosegue, dedicatevi alle verdure a foglia: dividete a metà la verza, privatela della costola interna più dura, e poi tagliatela a julienne, Lavate e tagliate grossolanamente le bietole.
e per ultime lavate e tagliate anche le foglie di cavolo nero. Aggiungete la verza, le bietole e il cavolo alla zuppa
ora versate il brodo di fagioli che avete frullato, mescolate, coprite con il coperchio e portate al bollore. Quando la zuppa bolle, togliete il coperchio e cuocete per altri 45 minuti mescolando di tanto in tanto. Quando la zuppa sarà pronta regolate di sale e pepe, unite i fagioli interi che avete tenuto da parte, mescolate e spegnete il fuoco.
Tagliate a fette grossolane il pane raffermo, adagiate alcune fette sul fondo di una ciotola o zuppiera, coprite con un paio di mestoli di zuppa, poi adagiate un altro strato di pane e ricoprite con altra zuppa, proseguite alternando gli strati fino a terminare gli ingredienti. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi ponete in frigorifero coperto con pellicola per almeno 2 ore.
Trascorso questo tempo, riprendete la ribollita, il pane avrà assorbito la zuppa e la ribollita avrà un aspetto semisolido, versatela in un tegame, portatela al bollore, aromatizzatela con peperoncino e foglioline di timo. La vostra ribollita è pronta per essere gustata con un filo di olio a crudo!
ABBINAMENTO VINO
CANDEGLI ROSSO IN ANFORA
CANDEGLI ROSSO
E' ottenuto da una meticolosa selezione di uve di Sangiovese con una piccola quota dì Cabernet Sauvignon coltivate nel territorio di Impruneta ed invecchiato in anfore di terracotta; un omaggio al nostro territorio e alle tradizioni che da sempre ispirano il nostro progetto con la volontà di far rivivere in chiave moderna antiche tecniche di lavorazione già utilizzate al tempo della civiltà etrusca.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Il colore del vino è rosso rubino vivo, l’olfatto complesso è molto variegato con note di frutti rossi maturi impreziosite da sensazioni balsamiche con caratteristiche sfumature minerale-terroso derivante dall'invecchiamento in anfora di terracotta. I tannini sono eleganti, completamente integrati in una struttura ben equilibrata, di medio corpo con finale sapido e saporito.
CANDEGLI OLIO EXTRAVERGINE
L’Olio Extravergine di Oliva CANDEGLI è frutto di una speciale raccolta di olive e di una selezione esclusiva di Fattoria Villa l’Olmo. L'etichetta è stata realizzata in "Terracotta" per ribadire l'essenziale legame di Diadema con la terra e il suo territorio, Impruneta, mentre il nome " Candegli" richiama l'esatta zona geografica di Impruneta dove raccogliamo. L'etichetta in terracotta è prodotta dalla piu' antica fornace di Impruneta, la Fornace M.I.T.A.L. L’abbinamento tra la raccolta manuale ed una sapiente lavorazione donano al prodotto finale un colore verde spiccato e intenso. Il profumo è suadente e penetrante, delicato ma deciso il gusto, il suo grande equilibrio e la sua incisività al palato lo rendono un prodotto eccellente. La raccolta manuale delle olive è effettuata in base allo stato di maturazione dalla fine del mese di Ottobre sino ai primi dieci giorni di Novembre. Le olive, nello stesso giorno della raccolta seguono il processo di frangitura a freddo nel frantoio interno alla proprietà.
* fonti: Toscana in Cucina - Paola Baccetti, Laura Giusti, Franco Palandra
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