Le mie figlie, Giulia e Livia, amano dire che Diadema è nato da un sogno. Io, invece, preferisco dire che è nato da una visione e da un desiderio: i sogni sono effimeri, ma le visioni e i desideri si realizzano con tenacia e dedizione.

Era il 2004, e le etichette dei vini erano tutte uguali: carta con immagini di ville, castelli o vigneti. La nostra visione era chiara: creare qualcosa di unico, un'etichetta che fosse un'opera d'arte, capace di riflettere il valore e la passione racchiusi in ogni bottiglia. Così è nata l'idea di incastonare cristalli Swarovski®, non semplicemente incollarli, ma renderli parte integrante dell'etichetta con un processo lungo e complesso, tra la ricerca dei materiali perfetti e aziende capaci di realizzarlo con maestria artigianale.

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Oggi, come allora, garantiamo un'eccellenza senza compromessi: se manca anche un solo cristallo, la bottiglia non lascia la nostra azienda. Viene sostituita, perché ogni dettaglio racconta la nostra dedizione alla perfezione.

Ma non era solo una questione estetica, era un desiderio profondo: innovare il mondo del vino, rendendo omaggio al "nettare degli Dei" con un'etichetta che celebrasse la preziosità del duro lavoro che si cela dietro ogni goccia, dal vigneto alla cantina.

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Oggi, a vent'anni dalla prima annata, possiamo dire con orgoglio che quel sogno, quella visione e quel desiderio sono diventati realtà. Abbiamo mantenuto intatta l'immagine iniziale e conquistato nel tempo riconoscimenti internazionali e nazionali di altissimo prestigio. Questi successi appartengono a tutti noi: a chi lavora nei campi con dedizione, a chi custodisce ogni bottiglia in cantina con cura, a chi viaggia per il mondo raccontando la storia di Diadema.

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Perché ogni anello di questa catena è indispensabile. Nessuno potrebbe brillare senza l'altro. E insieme, continuiamo a scrivere questa straordinaria storia di passione, eccellenza e bellezza.